Assolombarda per le imprese innovative

Scritto il 16/12/2025
da Nunzia Pagani

Asse con il fondo Radical Partners. Biffi: "Attivato un circuito virtuoso di crescita"

Assolombarda sostiene lo sviluppo delle piccole imprese innovative del territorio, con il duplice obiettivo di innescare un circuito virtuoso di crescita attraverso l'iniezione di capitale e di indirizzare la governance degli investimenti verso settori strategici per l'industria del quadrilatero produttivo costituito da Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia. In quest'ottica, il presidente Alvise Biffi ha firmato, a Palazzo Gio Ponti, sede dell'associazione, un protocollo d'intesa con Radical Partners. Un accordo finalizzato ad avviare un'alleanza strategica per supportare, nel quadro delle attività già promosse da Via Pantano, lo sviluppo del venture capital e, in particolar modo, il modello di investimento tramite fondo di fondi. «La promozione di un ecosistema dei capitali, capace di accelerare la crescita dell'imprenditorialità innovativa, rappresenta una priorità assoluta per Assolombarda: l'associazione, in quest'ottica, è impegnata a studiare, ormai da anni, strumenti di open innovation e corporate venture capital, oltre che a realizzare occasioni di confronto tra imprese, investitori e istituzioni. Il venture capital, del resto, costituisce un asset fondamentale per sostenere la crescita delle imprese. L'obiettivo è quello di favorire l'attrazione di capitali e la creazione di opportunità professionali qualificanti attraverso un patto intergenerazionale capace di mobilitare il grande risparmio privato presente nel nostro Paese per farlo fluire verso l'economia reale. Un approccio utile per valorizzare il talento e la crescita della nostra impresa», ha dichiarato Biffi.

La sinergia mira, dunque, a dischiudere le enormi potenzialità del territorio, a partire delle start-up innovative e a beneficio dell'intero tessuto produttivo. Secondo il report L'impatto occupazionale delle startup innovative italiane, curato dal Centro studi di Assolombarda, fino al 2024, tali imprese hanno generato, complessivamente, 68.526 nuovi posti di lavoro in tutta Italia. Oltre la metà degli occupati lavora, inoltre, in servizi e manifattura high-tech e rappresenta il 4% della forza lavoro in un settore ritenuto cruciale per innovazione e produttività.

Dal punto di vista dei risultati economici, il fatturato totale stimato per il 2024 è di 14,5 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 13,4 miliardi del 2023, mentre il valore aggiunto raggiunge i 3,7 miliardi (3,3 nel 2023). Solo lo scorso anno, infine, la filiera dell'innovazione italiana ha mobilitato risorse per un valore complessivo di 6,95 miliardi che, sommate a quelle degli anni precedenti, portano ad un consolidato di 47 miliardi, dal 2012. Un dato che comprende 9,2 miliardi di investimenti di venture capital, 3,75 miliardi dedicati all'Open Innovation, 6,9 miliardi di prestiti garantiti dal Fondo di Garanzia e 27,1 miliardi di fatturato generato dalle realtà coinvolte. Trend significativi che richiedono un ulteriore stimolo per sollecitare lo scale-up delle piccole imprese innovative.

«Per stimolare davvero l'innovazione servono maggiori risorse, pubbliche ma anche private, e servono anche strumenti che le mettano in moto: in Italia gli investimenti in Private Equity e Venture Capital sono ancora poco diffusi e quantitativamente ridotti, appena lo 0,4% del Pil nel 2024, contro una incidenza in Francia dello 0,9%. Una mancanza di investimenti che, ovviamente, si traduce nella difficoltà a generare startup veramente scalabili, finanche unicorni, e a far crescere le nostre piccole imprese innovative, anche su dimensione internazionale. La chiave è l'effetto leva tra investimento privato e pubblico; quest'ultimo negli ultimi cinque anni in Francia ha mobilitato risorse pari a quasi 13 miliardi di euro, mentre nel nostro Paese nello stesso quinquennio abbiamo a malapena superato i 2 miliardi», ha concluso il presidente di Assolombarda.